IL SOGNO DI UNA COSA

"Avevo sbagliato tempo. Le onde arrivano in serie di sette.
La settima onda è grossa abbastanza da riuscire a portarci fuori vincendo la forza delle altre..."

lunedì 5 febbraio 2007

NOI è meglio di ME

La casa editrice inglese Penguin ha lanciato ieri il suo primo progetto editoriale basato sulla scrittura collaborativa in rete; l'esperimento, intitolato "A million penguins" offre a tutti gli utenti la possibilità di partecipare alla creazione di un romanzo. Alla base del progetto vi è lo stesso presupposto di Wikipedia, l’enciclopedia collaborativa online, ovvero partecipare per creare un opera collettiva. Inutile dire che il "lavoro" è volontario e, come tale, non è pagato. Si scrive per la passione, per la voglia di scrivere, di partecipare ad un qualcosa che alla fine sarà anche tuo, anche se non ne avrai la proprietà intellettuale (assurda cosa, il copyright), come di tutti coloro che hanno collaborato al risultato finale. Punto.
(Siamo uomini, no? Oppure il nostro cervello va a gettoni? I suoi neuroni si attivano solo quando c'è da guadagnare qualcosa?)
Grazie alla tecnologia wiki, è sufficiente registrarsi sul sito per poter intervenite direttamente sul testo già presente e per aggiungere nuovi paragrafi. Per ora è solo un esperimento per sondare le potenzialità e i limiti della scrittura collaborativa in rete; ma la potenzialità è grande. Il romanzo inizia con due personaggi che all'apparenza non hanno nulla in comune, Carlo e il serial killer Tom Morose: in sole 24 ore dal lancio ufficiale, "A million penguins" è già arrivato al dodicesimo capitolo.
Tutto ciò non è un caso isolato. Anche lo scorso novembre è stato avviato, in collaborazione con il Mit, il progetto "We are smarter than me" : l'obiettivo è quello di realizzare un libro interamente basato sugli interventi di specialisti e studenti che operano nel campo delle nuove tecnologie.
Non è difficile comprendere come il Web sia in continua evoluzione. Continua a crescere il volume delle "pagine" on line, così come il numero dei cosiddetti internauti. Non a caso la rivista Times ha eletto Internet ed il suo "popolo" come personaggio dell'anno 2006. Libera circolazione di saperi, di conoscenze, di esperienze, di lavori, di divertimento. La Rete garantisce tutto questo, e senza scopi di lucro. Le distanze vengono abbattute, la collaborazione tra gli utenti su scala planetaria cresce a dismisura. Ma la cosa che più salta agli occhi è un'altra e cioè il manifestarsi, secondo la rivista Wired, di " un impulso collettivo alla partecipazione che ha comportato un rovesciamento importante nella sfera sociale, entro la quale si è incominciato a cooperare invece che concorrere, come la mente di un alveare". Cooperazione. La parola non gode di molta stima nella società attuale; si preferiscono di gran lunga termini e concetti come competizione, concorrenza, arrivismo, gavetta, che poi si traducono e manifestano in arrampicate sociali sulle spalle dei propri simili, con tutte le conseguenze del caso.

"Le fiere avevano il solo istinto della rivalità, mentre l'uomo era dotato di un istinto di cooperazione; per questo stabilì la sua supremazia su tutti gli altri animali. La lotta dell'organizzazione contro la concorrenza data da un migliaio di secoli, e sempre ha trionfato l'organizzazione. Coloro che si arruolano nel campo della concorrenza sono destinati a perire".
Jack London, Il tallone di ferro.
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"Il nostro motto dev'essere dunque: riforma della coscienza non per mezzo di dogmi, ma mediante l'analisi della coscienza non chiara a sé stessa, o si presenti sotto forma religiosa o politica. Apparirà allora che il mondo ha da lungo tempo il sogno di una cosa..." Karl Marx