
Capiamoci, a me degli Oscar frega poco, lo trovo un premio "scadente" e commerciale, dettato per lo più dalle solite leggi mercantili. Però c'è da dire che da grande risalto all'opera vincitrice, la amplifica, la diffonde, soprattutto tra le grandi fasce cosidette "popolari". Per questo facevo il tifo per Babel. Appena uscito, in Italia lo passavano poche sale e di conseguenza è stato visto da ben poca gente. Io stesso per vederlo l'ho scaricato da Internet. Una vittoria all'Oscar magari l'avrebbe rilanciato e gli avrebbe garantito una maggiore diffusione. Perchè un film che ti sbatte in faccia la realtà fatta di istituzioni dis-umane, manipolazione mediatica, fatti distorti, tragedie e incomunicabilità tra esseri umani proprio quando sono legati tra loro a scala globale in maniera sempre più salda va visto e rivisto. Più è veritiera e profonda la rappresentazione della realtà, più essa conferisce a prodotti industriali come i film il valore e il significato di "opera d'arte".
Vabè, si sa che gli Oscar ed Hollywood in generale sono tutto un "magna magna", che sotto c'è una mafia degna di questo nome... basta pensare alle 13 nomination e sette Oscar che si aggiudicò Shakespeare in love. Ma quando lo scorso anno vinse un film come Crash-Contatto fisico sembrava che qualcosa stesse cambiando, a cominciare dalle scelte dei membri dell'academy. La premiazione di quest'anno, a mio modesto parere, ha rimesso le cose al loro posto, e, parafrasando il poeta Augusto Monterroso, dico che il dinosauro è ancora li, e si che ci siamo svegliati.