IL SOGNO DI UNA COSA

"Avevo sbagliato tempo. Le onde arrivano in serie di sette.
La settima onda è grossa abbastanza da riuscire a portarci fuori vincendo la forza delle altre..."

giovedì 12 aprile 2007

In morte di Kurt Vonnegut

Antimilitarista, umanista, anticonformista, libero pensatore, chiamatelo come vi pare. Kurt Vonnegut, statunitense di origini tedesche, era tutto questo e anche di più. Se n'è andato ieri in seguito ad una banale caduta domestica, lui che era sopravvissuto insieme a pochi altri al bombardamento di Dresda da parte degli Alleati (135.000 morti), rifugiato nel sottosuolo, in un mattatoio, che in seguito gli ispirerà il suo romanzo più famoso, Mattatoio n. 5. o la crociata dei bambini.
Si spegne una voce libera ed indipendente (per quanto si può esserlo di questi tempi), fuori dal coro, mai banale, sempre ironica e pungente.

Scrittore spesso associato alla fantascienza, la amava profondamente per la capacità di questo genere di indagare il prossimo futuro partendo dagli scenari del presente, come dimostrano queste sue parole:


"Vi amo, figli di puttana. Voi siete i soli che leggo, ormai. Voi siete i soli che parlano dei cambiamenti veramente terribili che sono in corso, voi siete i soli abbastanza pazzi per capire che la vita è un viaggio spaziale, e neppure breve: un viaggio spaziale che durerà miliardi di anni. Voi siete i soli che hanno abbastanza fegato per interessarsi veramente del futuro, per notare veramente quello che ci fanno le macchine, quello che ci fanno le guerre, quello che ci fanno le città, quello che ci fanno le idee semplici e grandi, quello che cí fanno gli equivoci tremendi, gli errori, gli incidenti e le catastrofi. Voi siete i soli abbastanza stupidi per tormentarvi al pensiero del tempo e delle distanze senza limiti, dei misteri imperituri, del fatto che stiamo decidendo proprio in questa epoca se il viaggio spaziale del prossimo miliardo di anni o giù di lì sarà il Paradiso o l'Inferno."


"Il nostro motto dev'essere dunque: riforma della coscienza non per mezzo di dogmi, ma mediante l'analisi della coscienza non chiara a sé stessa, o si presenti sotto forma religiosa o politica. Apparirà allora che il mondo ha da lungo tempo il sogno di una cosa..." Karl Marx